Usa, proposta del National Institute of
Standards and Technology
Si basa sugli atomi di silicio, dovrebbe vedere la luce
entro l'anno
Il
"chilogrammo" cambia peso
Nuovo sistema di misura
di LUIGI BIGNAMI
ROMA - Quant'è un chilo di pane?
Sembra una domanda banale, ma se si prova a dare una risposta si scopre che
non è poi così semplice. Siamo così abituati a vedere questo valore sul
display delle bilance che forse non ci si è mai chiesti qual è il campione a
cui esse fanno riferimento. Nel corso della storia moderna si è passati
attraverso due elementi a cui fare rimando. |
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Fu così che nel 1889, si assunse come campione primario del
peso un cilindro di platino e iridio che si avvicinava il più possibile al
decimetro cubo di acqua distillata e che da allora viene conservato presso il
Bureau International des Poids et Mesures di Sèvres, in Francia. Tutti i Paesi
che vogliono un sistema proprio di riferimento devono farsi fare una copia di
quel cilindro.
Ma ora il Nist (National Institute of Standards and
Technology) degli Stati Uniti, propone un altro sistema di riferimento, molto
più preciso che non un oggetto fisico che, pur conservato in condizioni ambientali
particolarmente precise e costanti, è comunque oggetto di piccolissime
variazioni. Secondo l'Istituto è un sistema arcaico non più adatto all'era in
cui stiamo vivendo.
"Tutti i sistemi di riferimento importanti, come il tempo
o la lunghezza, hanno la possibilità di essere riprodotti da chiunque ne abbia
la tecnologia, per cui non è necessario avere un oggetto "unico" con
il quale confrontarsi. Il metro, ad esempio, che è stato l'ultimo sistema di
riferimento fisico con il quale confrontarsi (anche per esso c'era infatti una
barra di riferimento), è stato sostituito con la distanza percorsa dalla luce
nel vuoto in un intervallo di tempo estremamente preciso", spiega Peter
Mohr del Nist.
Secondo l'istituto americano, dunque, è giunto il momento di
definire in modo universale anche il chilogrammo. Spiega Mohr: "Abbiamo
individuato due strade possibili. La prima è quella di ottenere una
"bilancia" che misura i watt necessari per far levitare un oggetto
con un campo magnetico. E' un sistema molto preciso, ma piuttosto complesso. La
seconda strada, invece, prevede di definire il chilogrammo costruendo un cubo
con un numero ben preciso di atomi di silicio, ancora da definire. Per sapere
quanti sono gli atomi nel cubo di riferimento è sufficiente eseguire una
radiografia con i raggi X, un metodo semplice, alla portata di tutti i
laboratori di fisica".
In questo modo ogni Paese potrebbe avere un proprio sistema di
riferimento standard. Oltretutto il valore non cambierà con il tempo, come
invece può succedere con un oggetto precostruito. "I metalli, persino i
più stabili come il platino-iridio, tendono a cambiare di peso per le reazioni
chimiche che possono avere con l'aria", spiega ancora il metrologo.
"E poi - continua - un meteorite potrebbe colpire l'edificio dove è
conservato il campione di riferimento e distruggerlo. In questo modo tutte le
misure ad altissima precisione che richiedono un peso di riferimento
perderebbero il loro valore. Un mattoncino di silicio e una radiografia invece,
potrebbero sempre essere rifatti". Il nuovo sistema di riferimento
dovrebbe vedere la luce entro la fine dell'anno.
dalla “Repubblica” - 27 aprile 2005-